- Nome d'arte: Bruce Springsteen
- Soprannome: The boss
- Data di nascita: 23 settembre 1949 (venerdì)
- Età: 75 anni
- Segno zodiacale: Bilancia
- Professione: Cantante
- Titolo di studio: Diploma di Scuola Superiore
- Luogo di nascita: Long Branch - New Jersey - USA
- Altezza: 167 cm
- Peso: 69 kg
- Account social: Instagram Facebook Twitter
- Sito Web: http://brucespringsteen.net
La vita privata di Bruce Springsteen
Bruce Frederick Joseph Springsteen nasce in New Jersey-USA, nella località balneare Long Branch il 23 Settembre 1949 e raggiunge fama planetaria come musicista rock contemporaneo con il nome Bruce Springsteen.
Bruce Springsteen trascorre l’infanzia e la prima adolescenza a Freehold con il padre Douglas Frederick Springsteen, di origini irlandesi, veterano del secondo conflitto mondiale, la madre, Adele Ann Zerilli, proveniente da una famiglia emigrata da Vico Equense, segretaria in uno studio legale, e due sorelle Virginia (1950) e la futura attrice e fotografa Pamela (1962).
Cresce timido e insicuro a causa dell’incomprensione del padre, uomo malato e spesso disoccupato, incapace di offrire certezze alla famiglia costretta ad alternare la propria residenza in case in affitto o presso i nonni paterni e materni.
Conflittuale e profondo anche il rapporto con la religione cattolica. Bruce frequenta la scuola primaria presso l’istituto della sua parrocchia, la St. Rose of Lima, gestito da suore, isolandosi dai compagni e mostrando interesse solo per la scrittura. Si diploma nel 1967 alla Freehold High School.
Quando i suoi decidono di emigrare in California per cercare lavoro, ormai adulto, si rifiuta di seguirli. Nel frattempo ha già intuito quale strada intraprendere.
Il 6 Settembre 1956
Il piccolo Springsteen sente quale sarà il suo destino il 6 Settembre 1956. Letteralmente rapito dall’esibizione di Elvis Presley in una delle maggiori trasmissioni televisive dell’epoca, l’Ed Sullivan Show, decide di diventare chitarrista.
Con il sostegno della madre Adele che in un Natale indimenticabile gli regala la prima chitarra giocattolo, gli paga poi le lezioni di musica e compra, quando è ormai adolescente, pagandola a rate, una chitarra elettrica Kent e un amplificatore, il sogno del grande cantastorie americano, non molti anni dopo, si realizzerà.
Ai ricordi d’infanzia, Bruce ha dedicato la canzone The Wish (1998). Con sua madre, stupenda ultranovantenne, ha danzato al Madison Square Garden di New York in occasione di un concerto. A Londra nel 2013 è salito sul palco stringendo la mano di Adele.
Nasce la E Street Band
Appena quindicenne il cantautore diviene il chitarrista ritmico di The Rogues, cui seguono altre band di giovanissimi, The Castiles, The Earth, The Child, Steel Mill, che si esibiscono nei locali del lungomare di Asbury Park.
In occasione delle esibizioni giovanili Bruce Springsteen conosce molti dei musicisti che faranno parte prima della Bruce Springsteen Band (1971) e, in seguito, della sua band di supporto, la storica E Street Band (1974). Tra loro ci sono i chitarristi Steven Van Zandt e Nils Lofgren, Ernest “Boom” Carter, i pianisti/tastieristi David Clemons, the professor David Sancious, Max Weinberg, i batteristi Vini Lopez, Max Weinberg e Bart Haynes, marine morto combattendo in Vietnam che ispirò a Springsteen le canzoni contro la guerra e l’interesse per i reduci, temi espressi nel celebre brano Born in the U.S.A. Uscito il 4 Giugno 1984 è diventato l’inno del pacifismo e della tolleranza.
Bruce Springsteen: il nuovo Bob Dylan o un bluff?
Sostenuto da John Hammond, uno dei più abili talent scout statunitensi, e dalla casa discografica CBS, Bruce Springsteen nel 1973 pubblica il suo primo album dal titolo Greetings from Asbury Park, N.J., un omaggio alla sua città d’origine. Il lavoro non riscuote il successo sperato.
Altrettanto avviene con il secondo album The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle, pubblicato nello stesso anno.
Nonostante il massiccio impegno pubblicitario il lancio dell’artista non riesce e molti cominciano a dubitare del valore di Bruce Springsteen.
Le misure di Bruce Springsteen
Fisico asciutto e sportivo Bruce Springsteen ha un’altezza di 177 cm e un peso di 69 kg. D’altronde, “ci vuole un fisico bestiale”, ci vuole un’intelligenza eccezionale e serve una forma paranormale per reggere le performance a cui ci ha abituato il rocker statunitense, tra i più carismatici del secolo, in grado di reggere concerti live della durata di quattro ore.
Quando Bruce Springsteen diventa The boss
Bruce Springsteen diventa The boss il 9 Maggio 1974. Su suggerimento del fotografo Barry Schneier, che lo ha visto esibirsi dal vivo, viene chiesto a Springsteen di aprire la serata per la cantante Bonnie Raitt nel concerto all’Harvard Square Theatre di Cambridge Massachussets.
Il pubblico alla fine dello spettacolo richiama sul palco l’artista del New Jersey per un’ulteriore esibizione.
Il 22 Maggio 1974, un giovane giornalista, Jon Landau, pubblica sulla rivista di Boston, The Real Paper, una recensione sul concerto del 9 Maggio, nella quale compare una frase passata ormai alla storia della musica contemporanea
Ho visto il futuro del rock ‘n’ roll e il suo nome è Bruce Springsteen.
Di quella serata epocale non esistono registrazioni audio. Tuttavia le foto di Schneier, rimaste sinora inedite sono state raccolte in un libro dal titolo: Bruce Springsteen. Rock and Roll Future – The Book che verrà pubblicato nel 2019.
Born to run, un capolavoro di Bruce Springsteen
Dobbiamo fuggire finché siamo giovani
perché i vagabondi come noi
tesoro, sono nati per correre.
Springsteen e Landau diventano amici. Bruce chiede a Jon di diventare il suo manager, ruolo che ricopre tutt’ora e di aiutarlo a concludere il suo terzo album, una prova decisiva per la sua futura carriera.
Il lavoro che è in stallo viene concluso rapidamente e nel 1975 esce Born to run, un capolavoro di Springsteen.
Al numero 18 della Lista dei 500 migliori album redatta dalla rivista Rolling Stone nel 2003 l’album esprime i temi cari alla poetica di Springsteen legati all’effimero sogno americano di realizzazione sociale e umana. Proposti con un rock vibrante e incisivo raccontano la ribellione giovanile e lo scontento della working class.
Icona dell’epoca è diventata la copertina del disco con una fotografia che ha per sfondo la bandiera americana con il musicista ripreso di schiena. Burn to run dà il titolo anche alla biografia di Bruce Springsteen, edita da Mondadori nel 2014.
Gli amori di Bruce Springsteen
Bruce Springsteen si è sposato due volte. Dal 1985 al 1989 è stato legato all’attrice e modella Julianne Phillips.
Nel 1991 ha sposato Patti Scialfa, corista e chitarrista della E Street Band. Presentatasi alla prima audizione nel 1978 per essere scritturata venne rifiutata a causa della sua giovane età. L’anno successivo però ottenne l’ingaggio.
Da lei Bruce ha avuto tre figli: Evan James (1990), che ha intrapreso la stessa carriera del padre, Jessica Rae (1991), campionessa di equitazione, e Sam Ryan (1994) vigile del fuoco.
Di origini italiane come Bruce, la rossa Patti si è recata a Catania, appositamente per conoscere la città d’origine dei suoi genitori. Suona e duetta sul palco con il marito che a lei ha dedicato Red headed woman e If I should fall behind:
…se ci dovessimo perdere
tra l’ombra degli alberi della sera
io ti aspetterò
e se dovessi rimanere indietro io
aspettami tu
mia cara, io ti aspetterò
dovessi rimanere indietro io
aspettami tu.
La carriera di Bruce Springsteen
Raffinatasi la capacità compositiva dei testi, sempre più numerosi e densi di significato, Bruce Springsteen, virtuoso suonatore anche dell’armonica a bocca, si sente pronto ad esibirsi come solista. Nel 1971 firma il suo primo contratto discografico con Mike Appel e Jim Cretecos, che creano una società dedicata esclusivamente alla promozione della sua carriera.
In seguito, in un crescendo evolutivo che ha del portentoso Bruce Springsteen dà piena espressione a un rock maturo e potente. Manifesta completa consapevolezza del proprio talento negli album: Darkness on the Edge of Town (1978), The River (1980) che raggiunge l’apice della top ten con il singolo Hungry Heart, valutato da John Lennon il miglior brano di rock ‘n’ roll dai tempi dei Beatles, e nel cupo e triste Nebraska (1982).
La conquista dell’Oscar e gli album dedicati agli “ultimi”
Bruce Springsteen compone Streets of Philadelphia nel 1994 per il film Philadelphia di Jonathan Demme e conquista l’Oscar alla migliore canzone.
Ispirato allo storyteller Woody Guthrie, alla grande recessione del 1929, ai temi tragici affrontati nel romanzo Furore da John Steinbeck è The Ghost of Tom Joad (1995).
Mamma, ovunque trovi un poliziotto che picchia un ragazzo,
ovunque trovi un neonato che piange per la fame
dove ci sia nell’aria la voglia di lottare contro il sangue e l’’odio
cercami, mamma, io sarò lì
ovunque trovi qualcuno che combatte per un posto dove vivere
o un lavoro dignitoso, un aiuto,
ovunque trovi qualcuno che lotta per essere libero,
guarda nei suoi occhi, mamma, vedrai me.
Bruce Springsteen ha composto anche un brano per il film The Wrestler, interpretato da Mickey Rourke. La canzone è stata premiata con il Golden Globe come Best Original Song.
Gli album degli anni duemila e il ritorno della E Street Band
Gli album degli anni Novanta e Duemila consentono l’avvio di tour mondiali sold out. Il repertorio dei brani si amplia tanto da essere considerato un’opera letteraria in musica simile a quella di Bob Dylan. Il rock dell’artista, ricco di influssi blues, folk, soul, funk, jazz è tra i più apprezzati al mondo, come la sua voce capace di vibrare all’unisono con lo stile delle ballate, una voce che a volte accarezza, a volte graffia e schiaffeggia.
Springsteen affronta temi reali, legati al sociale ed è schierato ufficialmente con il Partito Democratico. Torna a lavorare con la E Street Band, precedentemente sciolta, che viene rinnovata con nuovi elementi.
Dopo l’11 Settembre 2001 compone l’album The Rising. Molti brani sono dedicati al tragico evento come My City of Ruins. Pubblica poi Devils & Dust (2005), Wrecking Ball (2012), Magic, (2007), Working on a Dream (2009), High Hopes (2014). Nel 2009 l’artista viene premiato con il Kennedy Center Honor.
L’edizione celebrativa di The River esce nel 2016 e origina un tour interamente dedicato alla sua riproposizione. Il fiume per Springsteen è il simbolo dello scorrere della vita.
Vengo dal fondo della valle dove, signore, quando sei giovane
Ti fanno crescere per farti fare il lavoro che faceva tuo padre
Io e Mary ci incontrammo al liceo quando lei aveva solo diciassette anniCi allontanammo in macchina da questa valle verso posti dove i campi sono verdi
Andammo giù al fiume
E nel fiume ci tuffammo
Oh corremmo giù al fiume.