Angelo Licheri Biografia
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Angelo Licheri

  • Nome d'arte: Angelo Licheri
  • Data di nascita: 20 agosto 1944 (domenica)
  • Età: 80 anni
  • Luogo di nascita: Gavoi

La vita privata di Angelo Licheri

Angelo Licheri è un operaio sardo nato a Gavoi (Nuoro) il 20 agosto 1944. Licheri è noto come l’eroe di Vermicino per via del suo disperato tentativo di salvare la vita al piccolo Alfredino Rampi, il bambino di 6 anni precipitato in un pozzo artesiano il 10 giugno 1981. Angelo, padre di tre figli, oggi è quasi cieco a causa  del diabete che gli ha causato anche l’amputazione di una gamba. Il dolore più grande però resta ancora sempre quello di non aver potuto salvare la vita al piccolo Alfredo.

Angelo Licheri e la tragedia di Alfredino Rampi

La vita di Angelo Licheri è stata drammaticamente segnata dalla tragedia di Vermicino e dalla morte del piccolo Alfredino Rampi. Il 10 giugno 1981 Alfredo Rampi, un bambino di appena 6 anni, precipitò in un pozzo artesiano in contrada Vermicino, a Finocchio, un paese alle porte di Roma dove il piccolo stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza con la famiglia.

Angelo, che all’epoca aveva 37 anni e faceva il fattorino per una tipografia a Roma, ha inizialmente seguito i soccorsi attraverso l’ormai celebre diretta televisiva trasmessa sulle reti Rai. La sera del 12 giugno lasciò a casa la moglie e i tre figli e decise di partire alla volta di Vermicino e provare a salvare il piccolo Alfredino. Così nella notte tra il 12 e il 13 giugno Angelo, dal fisico esile e piccolo di statura, riuscì a convincere i pompieri e i soccorritori a lasciarsi calare dentro al pozzo. Qui l’uomo rimase sospeso a testa in giù per 45 minuti durante i quali tentò disperatamente di salvare il bambino, senza riuscirvi. Alfredino morì poche ore dopo. I soccorritori riuscirono a recuperarne il corpo dopo due giorni. I funerali furono celebrati il 17 giugno 1981. Le esequie si svolsero presso la Basilica di San Lorenzo fuori le mura a Roma e tra coloro che portarono a spalla la salma del piccolo c’era anche Angelo Licheri.

L’Angelo di Vermicino oggi

Angelo Licheri oggi vive in una casa di cura a Nettuno. Ancora oggi, dopo quasi 40 anni da quel tragico giugno 1981, l’uomo rivive il dolore di quei momenti così drammatici. Licheri ricorda gli ultimi istanti di vita del povero Alfredino. Angelo ricorda di aver tolto il fango dalla bocca e dagli occhi del piccolo, ormai ridotto allo stremo delle forze. Tutt’oggi, questo piccolo grande uomo coraggioso deve fare i conti con quella tragica sconfitta. In una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, Licheri rivive quei momenti e racconta: “Dopo vari tentativi andati a vuoto, l’ultimo che ho fatto è stato prenderlo per la canottiera, ma appena hanno cominciato a tirare ho sentito che cedeva…E allora gli ho mandato un bacino e sono venuto via. Ciao piccolino“. Angelo ha raccontato la sua storia anche in un toccante libro intitolato L’angelo di Vermicino. La mia vita prima e dopo quel giugno dell’81.

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