Roberto Mancini biografia
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Roberto Mancini

La vita privata di Roberto Mancini

Roberto Mancini nasce a Jesi (AN), il 27 Novembre 1964.

Il padre Aldo è falegname, la madre Marianna è infermiera.

Appassionato di calcio fin da bambino inizia a giocare nella squadra dell’oratorio mentre sogna di diventare come il suo idolo Roberto Bettega.

Ragazzo prodigio, Roberto Mancini è considerato uno dei migliori centrocampisti offensivi della sua generazione e uno dei più grandi giocatori degli ultimi trenta anni insieme a Roberto Baggio, Francesco TottiAlessandro Del Piero.

Possiede uno yacht di 30 metri ribattezzato Firefly e pratica appassionatamente il paddle.

Rosichello

Mancini è stato soprannominato “Rosichello” per la sua difficoltà ad accettare le sconfitte.

Personaggio schietto e tosto, infatti, si è reso protagonista di esternazioni forti fin dai suoi tempi di giocatore. Nel 1987, dopo una partita persa contro l’Atalanta, disse:

«Gli ultrà dovrebbero sfondare i cancelli e andare a picchiare gli arbitri». 

Le misure di Roberto Mancini

Roberto Mancini è alto 179 cm e pesa circa 78 kg.

Molto attento al look, da da giocatore disegnava le divise dei compagni sampdoriani e ne sceglieva personalmente il tessuto; da allenatore ha lanciato la moda della sciarpa di cachemire.

Gli amori di Roberto Mancini

Roberto Mancini sposa nel 1990 la napoletana Federica Morelli, figlia di un industriale conosciuta a Cortina d’Ampezzo. La coppia ha tre figli: Filippo (1990), Andrea (1992), e Camilla (1995).

Nel 2015 Mancini rende noto tramite un comunicato l’avvio delle pratiche di separazione, accennando ad un “un trauma che nel 2009 ha allontanato la coppia”.

Nell’estate 2016 il settimanale Oggi pubblica le foto di Mancini in compagnia di Silvia Fortini, sua assistente legale. Dal 2017 è diventata sua compagna ufficiale.

La carriera di Roberto Mancini

Talento precoce, a soli tredici anni, Roberto Mancini firma il suo primo contratto da 90 mila lire al mese con il settore giovanile del Bologna Calcio e si trasferisce nella capitale emiliana. In valigia ci sono anche il sommo orgoglio del padre e il grande dispiacere della madre per la partenza del figlio non ancora adolescente.

ll 13 Settembre 1981, a sedici anni, Mancini debutta in Serie A nella partita Bologna-Cagliari e dopo un mese segna il suo primo goal nel campionato della massima serie. Il giovane viene notato dal presidente della Sampdoria e acquistato per 2 miliardi e mezzo delle vecchie lire. Roberto parte quindi alla volta di Genova dove inizia una carriera sfavillante.

Roberto Mancini e Gianluca Vialli: i gemelli del gol

Alla Sampdoria Roberto Mancini forma una straordinaria coppia d’attacco con il compagno di squadra Gianluca Vialli.

«Eravamo diversi ma molto affiatati, come due poli che si attraggono. Insieme diventiamo i “Gemelli del Gol” per la nostra intesa sotto porta: sentivo che un assist per un mio compagno era come segnare. Conoscevo Luca perché eravamo compagni in nazionale under 21 e l’avevo più volte esortato a venire alla Samp».

In blucerchiato Mancini conquista un prestigioso palmarès: scudetto (1991), quattro Coppe Italia (1985, 1988, 1989 e 1994), una Supercoppa di Lega e e una Coppa delle Coppe (1990). Roberto Mancini è inoltre il giocatore che vanta il maggior numero di presenze e di gol con la maglia della Sampdoria.

I successi in Nazionale e con la Lazio

In Nazionale debutta nel 1984 con Bearzot e chiude nel 1994 con Sacchi, partecipando ad un Europeo (1988) e a un Mondiale (1990), totalizzando 36 presenze e 4 gol.

Nel 1997 Roberto Mancini passa alla Lazio di Sergio Cragnotti e vive una seconda fase di successi: Supercoppa europea e Supercoppa di Lega (1998), Coppa delle Coppe (1999), Scudetto (2000) eCoppa Italia (1998 e 2000).

Dal campo alla panchina

Mancini debutta come allenatore nel 2001 collezionando successi, ingaggi miliardari, esoneri sofferti e contestazioni. È allenatore dapprima della Fiorentina poi della Lazio. Con l’Inter di Massimo Moratti vince tre scudetti (2006, 2007, 2008), con il club inglese Manchester City una Premiere League (2012).

Dopo un breve ritorno all’Inter e le esperienze turca (Galatasaray) e russa (Zenit San Pietroburgo), nel maggio 2018 Roberto Mancini debutta come nuovo allenatore della Nazionale Italiana.

L’Italia non si qualifica ai Mondiali di Russia 2018 e lui commenta così:

«L’eliminazione è stata devastante e il Mondiale da spettatori è una sofferenza per noi. Ma i giocatori che abbiamo sono giovani e bravi e dobbiamo avere entusiasmo».

 

Written by Fab

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