- Nome d'arte: Mike Tyson
- Soprannome: Iron Mike - The Baddest Man on the Planet- Kid Dinamite- King Kong
- Data di nascita: 30 giugno 1966 (giovedì)
- Età: 58 anni
- Segno zodiacale: Cancro
- Professione: pugile
- Luogo di nascita: New York - USA
- Altezza: 178 cm
- Peso: 109 kg
- Account social: Instagram Facebook Twitter
- Sito Web: http://miketyson.com/
La vita privata di Mike Tyson, a living legend
La leggenda vivente Mike Tyson è così definito per i suoi grandi meriti sportivi nel pugilato. Peso massimo tra i più importanti, a soli vent’anni, nel 1986, combatté per il titolo WBC contro Trevor Berbick.
Riuscì nell’impresa di unificare i campionati del mondo WBA e WBC divenendo nel 1987 il detentore assoluto della corona dei massimi, ovvero il campione lineare, dopo aver sconfitto per KO al primo round l’imbattuto Michael Spinks.
Abituato a vincere per knockout alla prima ripresa, conquistò così buona parte dei primi combattimenti, meritandosi l’inclusione nella International Boxing Hall of Fame e nella World Boxing Hall of Fame con atleti come Rocky Marciano e Muhammad Ali.
Acquisì la fama di miglior picchiatore dei pesi massimi e i soprannomi Iron Mike, The Baddest Man on the Planet, Kid Dinamite e King Kong.
Le misure di Mike Tyson
Iron Mike, The Baddest Man on the Planet, possiede il fisico classico del pugile peso massimo caratterizzato da muscoli solidi ma scattanti. La rapidità fulminea d’azione è una delle prerogative vincenti di Mike, che sa anche schivare e difendersi in tempi accelerati. Non eccessivamente alto per la categoria, misura 178 cm. e pesa 109 kg.
Il boxeur maledetto
Nato a Brooklyn, ghetto nero e violento di New York, il 30 Giugno 1966 da Lorna Smith e Percel Tyson, Mike Tyson non avrebbe scommesso un centesimo sulla sua vita. Cresciuto senza una figura paterna, dedito all’alcool, ai furti e alla droga, fin da giovanissimo fu un habitué del riformatorio e del carcere minorile. Si convinse che non avrebbe raggiunto i quarant’anni d’età.
In carcere gli capitò la fortuna di conoscere Muhammad Ali, nato Cassius Marcellus Clay Jr., in visita ai ragazzi dell’istituto, e da lui prese esempio per cominciare a combattere sul ring.
Il vero amico e futuro manager Cus D’amato lo salvò dal fare una fine da balordo, insegnandogli la tecnica del picchiare duro e in più riuscì ad influire positivamente su quel suo carattere ribelle e rissaiolo.
Alla morte della madre Lorna, nel 1982, D’Amato adottò legalmente il sedicenne Mike che lo ricambiò vincendo l’oro alle Olimpiadi junior.
“Due volte nella polvere, due volte sull’altare”
Difese strenuamente il titolo fino all’11 Febbraio 1990. Il campione mondiale Mike Tyson, partito favorito nell’incontro con Buster Douglas, a sorpresa, venne sconfitto per KO.
L’abbrivio verso il precipizio era ormai preso, causa il cattivo stile di vita dell’atleta.
Se da piccolo ti insegnano che non sei degno di essere amato, quella convinzione ti resta dentro per sempre. Tu puoi uscire dal ghetto ma il ghetto non uscirà mai da te. Della gente non mi fregava niente e nemmeno della vestaglia di cincillà, della corona di rubini e della collana di diamanti che mi aveva regalato Don King. L’unica musica che avevo in testa era una marcia funebre. Altro che Iron Mike.
Due anni dopo Desiree Washington accusò il pugile di stupro e il tribunale di Washington lo condannò a scontare sei anni di carcere. Durante l’ennesima detenzione Tyson si convertì all’Islam e prese il nome Malik Abdul Aziz. Non pensò ad altro che alla vendetta.
Riacquistata la libertà nel 1995 infatti riuscì a riprendersi entrambi i titoli persi, sconfiggendo i pugili Frank Bruno e Bruce Seldon.
Campione del mondo per la seconda volta, nel 1996 perse di nuovo il titolo contro Evander Holyfield per KO tecnico all’undicesima ripresa.
L’incontro di rivincita avvenne nel 1997 ed è salito agli onori della cronaca per il violento morso che Tyson diede all’orecchio del rivale. La squalifica fu inevitabile.
Tatuaggi e significati
Mike Tyson mostra tatuaggi tribali sul volto. Appartengono alla cultura Maori, temibilissimo popolo di combattenti polinesiano. Il moko e il kirituhi sono i tatuaggi tradizionali dei guerrieri, adottati per incutere paura nell’avversario.
Gli amori di Mike Tyson
L’ultimo matrimonio di Mike Tyson, datato 2009, è con Lakiha Spicer, la giovane Kiki, che il pugile ha sposato pochi giorni dopo l’ultima tragedia della sua vita: la morte accidentale avvenuta nella casa in Arizona della piccola Exodus, di soli quattro anni, figlia avuta da Sal Xochite.
Kiki ha salvato Mike dalla rovina definitiva. Con i figli Milan e Morocco la coppia vive in una casa bianca, con la colombaia per i piccioni sul tetto, a Seven Hills, sobborgo di Las Vegas, la città in cui l’ex pugile tiene spettacolo, commentando un documentario sulla sua incredibile vita.
La prima moglie di Tyson è stata Monica Turner, divorziata con una figlia, Gena. Si sposarono nel 1997 e si lasciarono nel 2003. Hanno avuto Rayna e Amir.
Negli anni Ottanta Tyson sposò l’attrice Robin Givens. Dopo un anno i due erano già ai ferri corti. Mike sorprese la moglie in intimità con l’esordiente Brad Pitt e nel 1989 divorziò.
Da Mikey Kimberly Scarborough, Tyson ha avuto la figlia maggiore Mikey Lorna.
Del giovane figlio Miguel Leon, che sta allenando per farlo diventare il suo erede sul ring, non si conosce il nome della madre.
Un test sul sangue non ha confermato invece la paternità di D’Amato Tyson, considerato da Mike figlio naturale, nato dalla sua relazione con Natalie Fears.
Mike Tyson, padre di otto figli, si dichiara pentito della vita condotta in passato e desidera essere un buon esempio per i suoi ragazzi.
Voglio fare il comico. Non ruoli da duro e da ombroso, non voglio più intimidire gli altri. Sono tornato in scena all’ MGM a Las Vegas dove recito un monologo e racconto la storia della mia vita. Mi piace quella sensazione, quando la gente non riesce a staccare gli occhi da me.
La carriera di Mike Tyson
La singolare carriera di Mike Tyson ha ispirato libri e film. Autentico il racconto sui piccioni, animali che ama e addestra. Era bambino quando iniziò ad allevare piccioni e la prima violenta scazzottata la visse a dieci anni, ammazzando quasi di botte un ragazzo più grande che nel tentativo di rubarlo causò la morte di uno dei suoi beniamini.
Nel film Una notte da leoni (The Hangover), film del 2009 diretto da Todd Phillips, con gli attori Bradley Cooper, Ed Helms, Zach Galifianakis, Justin Bartha e Heather Graham, Mike Tyson recita la caricatura di se stesso, in un cameo. Vive in una immensa villa con rubinetti d’oro, arredata kitsch, offre cocaina agli ospiti e lascia che una tigre si aggiri libera intorno alla piscina.
Stavo malissimo. Ero sovrappeso, pieno di coca. Ma i miei compagni di set mi sono stati vicino, sono stati molto carini con me. Infatti mi hanno anche chiesto di tornare in Una notte da leoni 2.
Il pugile, che ha lasciato definitivamente il professionismo nel 2005, ha dichiarato di essersi liberato della dipendenza da sesso, alcool e coca. Kid Dinamite attende una riabilitazione morale.