La vita privata di Gino Paoli
Il cantautore Gino Paoli nasce a Monfalcone in provincia di Gorizia il 23 settembre 1934 da padre toscano e madre friulana.
La famiglia si trasferisce a Genova quando Gino ha pochi mesi di vita e alla città ligure resterà profondamente legato.
A Genova stringe amicizia con un gruppo di musicisti di talento, ha così modo di coltivare la passione per la musica ereditata dalla madre, pianista.
Anima d’artista è deciso ad intraprendere una propria strada libera, da anarchico quale da sempre si definisce, nonostante il parere contrario dei genitori che vorrebbero seguisse le orme del padre, ingegnere navale.
Lascia la famiglia d’origine e cerca l’indipendenza dedicandosi a piccoli lavori occasionali, poi facendo il pittore e il grafico pubblicitario.
Sposa Anna Fabbri da cui ha Giovanni nel 1964. Affitta una soffitta a Boccadasse e fa una vita da “bohème” che anticipa notorietà e successo.
Dal 1991 l’artista è felicemente sposato con Paola Penzo autrice di alcune delle sue canzoni. Hanno due figli Nicolò (1980) e Tomaso (1992).
Il delicato intervento all’aorta
Il 18 Marzo del 2017 Gino Paoli è stato sottoposto ad una delicata operazione in seguito ad un aneurisma dell’aorta addominale. Il cantautore ha voluto rassicurare i fan attraverso una lettera inviata a “Il Resto del Carlino” di Modena la città dove è stato operato e dove vive ormai da anni.
Paoli non è nuovo ad eventi drammatici a rischio vita. Due tragici incidenti automobilistici a Milano hanno segnato il 1962 e il 1965. Allora il cantautore abusava di alcol e di sostanze stupefacenti come lo stesso ha raccontato.
Alla Bussola di Le Focette per sfida con Sergio Bernardini proprietario dello storico locale iniziò a bere una bottiglia di whisky al giorno. Dopo 15 anni la disintossicazione.
Il 1963 è un anno cruciale nella vita di Gino Paoli. All’apice del successo tenta il suicidio sparandosi un colpo di pistola al cuore. Il proiettile non affonda nell’organo ma si ferma nel pericardio dove tuttora è posizionato per l’impossibilità di venir estratto.
Gli amori di Gino Paoli
L’amore travolgente per la minorenne Stefania Sandrelli, allora all’esordio nel cinema pare aver determinato il tentato suicidio. La relazione tra Paoli e la giovanissima attrice versigliese creò scandalo. Paoli era sposato e in attesa del primo figlio, contemporaneamente la Sandrelli attendeva Amanda Sandrelli, nata nell’ottobre del 1964.
Negli anni sessanta e settanta Paoli inizia una relazione sentimentale con Ornella Vanoni con la quale si stabilisce anche un feeling professionale che culminerà con la fortunata tournée Ti ricordi? No, non mi ricordo del 2004.
La carriera di Gino Paoli
A Genova gli esordi di Gino Paoli. Partecipa a quella che viene identificata come “Scuola genovese”, movimento artistico culturale degli anni sessanta che perseguiva la diffusione della “canzone d’autore“. Con Paoli sono Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Umberto Bindi, Joe Sentieri, Fabrizio de Andrè.”
Paoli debutta come cantante da balera, forma una band musicale con Luigi Tenco e Bruno Lauzi.
Nel 1960 scrive “La gatta“, un pezzo palesemente autobiografico che prima vendette appena 119 copie, poi si trasformò inaspettatamente in un successo da 100 mila copie la settimana.
Tra i brani indimenticabili di Gino Paoli “Il cielo in una stanza”,“Senza fine“, “Che cosa c’è”, “Sapore di sale”, “Una lunga storia d’amore”, “Quattro amici”.