Virginio Gazzolo biografia
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Virginio Gazzolo

La vita privata di Virginio Gazzolo

Virginio Gazzolo nasce il 7 Settembre 1936 a Roma. 

È figlio d’arte: suo padre è Lauro (1900-1970) e suo fratello, da madre diversa, è Nando (1928-2015), entrambi attori e doppiatori.

Dedicatosi negli anni giovanili al nuoto Virginio ottiene buoni risultati con lo stile libero e il dorso.

Dopo il diploma si iscrive alla Facoltà di Medicina, ma il richiamo della passione di famiglia per l’arte è troppo forte, così abbandona gli studi per dedicarsi al teatro.

Gli amori di Virginio Gazzolo

Virginio Gazzolo è sposato con l’attrice Angela Cardile, apparsa in Divorzio all’italiana (1961) di Pietro Germi e In viaggio con papà (1982) di Alberto Sordi. Con lei vive in Umbria, a Monte Castello in provincia di Orvieto.

La carriera di Virginio Gazzolo

Nel 1960 debutta in teatro ne Il più gran ladro della città, spettacolo di Dalton Trumbo, diretto da  Gianfranco De Bosio.

Successivamente si cimenta nel teatro sperimentale lavorando al Teatro Centouno, una delle prime cantine romane a ospitare performance di avanguardia. Insieme a lui altri attori emergenti di quel periodo: Leo De Berardinis, Piera degli Esposti, Gigi Proietti. Diretto da registi come Antonio Calenda e Sandro Sequi, mette in scena autori contemporanei come Arrabal, Beckett, Pinter, Vian in collaborazione con il Gruppo 63. Partecipa al primo allestimento italiano di una drammaturgia di Beckett, Tutti quelli che cadono, per la regia di Beppe Menegatti con Paola Borbone.

Significativa è anche l’esperienza con la Comunità teatrale dell’Emilia Romagna, una delle prime cooperative teatrali autogestite che gli permette di esplorare nuovi linguaggi del teatro contemporaneo lavorando con gli sperimentatori Cobelli e Guicciardini.

Nel 1965 Virginio Gazzolo ottiene il primo ruolo di rilievo al cinema con Signore e Signori di Pietro Germi, cui seguono lavori con Roberto Rossellini: Agostino d’Ippona (1972), L’età di Cosmo de’ Medici (1973).

Importanti le sue interpretazioni ne L’histoire du soldat, in Kean diretto da Aldo Trionfo e in Isadora Duncan con Carla Fracci. È con Lutero di John Osborne che l’attore riesce ad aggiudicarsi il più prestigioso premio dell’epoca, il Premio San Genesio (1967), come miglior attore protagonista battendo Vittorio Gassman e Tino Buazzelli.

Negli anni Novanta è protagonista di Aspettando Godot e Finale di partita per la regia di Federigo Tiezzi. Seguono Capitan Ulisse di Alberto Savinio e Broken Glass di Arthur Miller.

Virginio Gazzolo si dedica inoltre alla messa in scena della poesia classica e contemporanea, declamando testi di Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio, Giacomo Leopardi e Omero.

Nel 2017 porta in scena Ulisseide, di cui cura la drammaturgia.

Virginio Gazzolo: attore e doppiatore

Oltre ad essere un bravissimo attore Virginio si occupa anche di doppiaggio. Presta infatti la sua voce a Gene Hackman in Gangster story e a Klaus Kinsky nei film: L’uomo, l’orgoglio, la vendetta, Il venditore di morte, La vendetta è un piatto che si serve freddo.

 

Written by Fab

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