Luciano Pavarotti biografia
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Luciano Pavarotti

La vita privata di Luciano Pavarotti

Nato a Modena, il 12 ottobre 1935, Luciano Pavarotti è considerato uno dei più grandi tenori di tutti i tempi.

I suoi genitori sono Fernando Pavarotti e Adele Venturi, deceduti entrambi nel 2002. Il padre trasmise la passione per il canto lirico al figlio, in quanto egli cantava a livello amatoriale nella “Corale Gioacchino Rossini“. Tuttavia, la prima scelta di Luciano Pavarotti non fu il conservatorio, ma l’istituto magistrale. La sua aspirazione era diventare insegnante, ma intanto prendeva lezioni private di canto lirico, prima con il maestro Arrigo Pola e successivamente con Ettore Campogalliani.

Raggiunse fama mondiale come membro del gruppo dei Tre Tenori, costituito con Plácido Domingo e José Carreras negli anni ’90.

Con il Pavarotti & Friends (dal 1992 al 2003) riunì numerosi artisti pop e rock di fama internazionale, tra cui Anastacia, Brian May, Eric Clapton, Sting e molti altri, in una serie di concerti a scopo benefico. I loro maggiori successi furono riarrangiati ed interpretati in chiave lirica, dando vita a duetti del tutto originali. Tale “esperimento”, ben riuscito, risultò un’innovazione per l’epoca ed ebbe una notevole risonanza.

Luciano Pavarotti si è spento a Modena , il 6 settembre 2007, a causa di un tumore al pancreas, all’età di 71 anni.

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Gli amori

Nel 1961, Luciano Pavarotti ha sposato la sua prima moglie, Adua Veroni. Si conobbero a scuola giovanissimi e si fidanzarono nel 1953. Il loro matrimonio è durato fino al 1994, fin quando non emersero i sentimenti per Nicoletta Mantovani. Insieme hanno avuto tre figlie: Lorenza, Cristina e Giuliana. Adua, donna rispettosa della privacy e piena di tatto, ha sempre mantenuto un’estrema riservatezza circa la sua relazione (e la relativa rottura) con il maestro Pavarotti. Soltanto di recente, l’ex moglie del tenore ha espresso apertamente in un’intervista per “la Repubblica”, di provare nostalgia per il passato e conserva gelosamente i ricordi felici vissuti accanto al suo compagno di vita. L’unico suo rammarico, dichiara, è il “non dialogo” che ha seguito la separazione: ci sono voluti molti anni prima che i contatti tornassero.

Nel 2003 sposa la giovanissima Nicoletta Mantovani, timida segretaria, dopo dieci anni di fidanzamento. Con lei, Pavarotti avrà una quarta figlia, la piccola Alice.

Le misure

Luciano Pavarotti fin da giovane aveva una corporatura robusta, fino ad arrivare ad un peso di 120 kg, ed un’altezza notevole di 180 cm. Alla sua stazza, oltre che alla sua potentissima voce, dobbiamo l’appellativo di “Big Luciano“. Il celebre tenore fu davvero grande in molti modi: fisicamente, artisticamente ed umanamente, dimostrando una sensibilità ed una gentilezza d’animo “fuori misura”.

La carriera artistica

I primi ruoli che condussero Pavarotti ai primi successi, negli anni ’60, furono: Rodolfo ne La Bohème di Puccini, il Duca di Mantova nel Rigoletto e Alfredo ne La traviata di Verdi.

L’opera di Puccini riscontrò un notevole successo alla Royal Opera House del Covent Garden di Londra, nel 1963, ed ebbe numerose repliche. Nel 1965 si esibisce in America, interpretando il ruolo di  Edgardo nella Lucia di Lammermoor di Donizetti.

Lo stesso anno debutta anche al Teatro La Scala, con l’Elisir d’amore di Donizetti. A Milano è richiesta la sua presenza al fianco di Mirella Freni per La Bohème di Puccini. Il Maestro Pavarotti è molto richiesto anche a Vienna, dove si esibirà per ben 56 rappresentazioni, fino al 1996.

Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70, conquista anche il pubblico americano: il 17 febbraio 1972, riceve una standing ovation in occasione dell’esecuzione dell’opera La Fille du Régimentalla Metropolitan Opera House di New York; qui il Maestro esegue i famigerati nove Do acuti, sbalordendo il pubblico che lo acclama al sipario per ben 17 volte.

Da allora in poi, Luciano Pavarotti divenne sempre più richiesto e si esibì in maniera continuativa nei maggiori teatri italiani ed internazionali. La sua fama è mondiale grazie alle riprese televisive che lo immortalano e diffondono in ogni parte del mondo. Il suo repertorio si ampliò notevolmente, con altri ambiti personaggi, quali: Fernando ne La favorita di Gaetano Donizetti, Arturo ne I Puritani di BelliniCavaradossi nella Tosca di Puccini, Riccardo in Un Ballo in Maschera opera di Verdi, ed altri.

I suoi concerti vennero trasmessi in tutto il mondo. Dal repertorio, sono stati scelti alcuni brani ed inseriti in diverse colonne sonore, tra cui: il celebre “Nessun dorma“, dall’opera Turandot di Puccini, è presente nel film “Le streghe di Eastwick“, di George Miller, e nel film “L’amore ha due facce“, diretto da Barbra Streisand; una selezione di brani tratti da “Madame Butterfly” è inserito in “Attrazione fatale“; “M’appari tutt’amor” in “Terapia e Pallottole“, e “La donna è mobile“, tratto da Rigoletto, è nel film “The family man“.

I riconoscimenti e le ultime esibizioni

Tra il 1978 ed il 1990 vinse cinque Grammy Awards come Miglior voce classica solista; nel 1990 il gruppo de I Tre Tenori ricevette il Grammy come Miglior performance classica ed infine, nel 1998, il Maestro Pavarotti ha ricevuto il Grammy Legend Award. Lo stesso anno, Pavarotti fu nominato Messaggero di pace dalle Nazioni Unite. Tra gli altri riconoscimenti, ricordiamo diverse cittadinanze onorarie, il Premio Puccini, il Premio Donizetti ed il Premio per l’eccellenza nella cultura, conferitogli dal ministero dei Beni Culturali, nel 2007, pochi giorni prima della sua dipartita.

Apparve l’ultima volta in televisione, nel programma Porta a Porta, il 16 gennaio 2007: puntata dedicata al celebre maestro d’orchestra Arturo Toscanini, nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa.

Le sue ultime esibizioni risalgono al 2004, al concerto-evento di Zucchero Fornaciari, presso il Royal Albert Hall di Londra, ed infine nel 2006, durante la cerimonia di inaugurazione dei XX Giochi olimpici invernali di Torino, esibisce in playback il “Nessun dorma” di Puccini, purtroppo già provato dal tumore maligno che ce lo porterà via la mattina del 6 settembre 2007.

Written by Chiara Simeone

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