- Data di nascita: 9 settembre 1941 (martedì)
- Data di morte: 10 dicembre 1967
- Età: 83 anni
- Segno zodiacale: Vergine
- Professione: Cantante, Musicista, talent scout
- Titolo di studio: Ballard-Hudson High School
- Luogo di nascita: Dawson
- Luogo di morte: Madison
- Altezza: 185 cm
- Peso: 100 kg
La vita privata di Otis Redding
Otis Redding è conosciuto come la voce più musica soul e black. Il cantante, musicista e talent scout americano nasce il 9 settembre 1941 nella cittadina di Dawson, in Georgia e morto il 10 dicembre del 1967 a Madison. Ha soli 5 anni quando la sua famiglia decide di trasferirsi a Macon, la città in cui da ragazzo canta nel coro della Chiesa, imparando anche a suonare il piano e la chitarra. Frequenta la Ballard-Hudson High School, ma all’età di 15 anni lascia la scuola per aiutare economicamente la sua famiglia.
I problemi finanziari e quelli di salute del padre non lo distolgono dalla sua ragione di vita, così trova il tempo per continuare a suonare, partecipando anche a dei talent show. All’età di 18 anni incontra l’amore: la quindicenne Zelma Atwood ha 15 anni quando i due si incontrano a una festa. Un anno dopo nasce Dexter, il loro primo figlio, e nell’agosto del 1961 Zelma diventa la signora Redding. I due danno alla luce altri due bambini: la figlia Karla e il piccolo Otis III.
Otis Redding all’apice del successo
È il 1958 quando Otis inizia ad acquisire visibilità. Johnny Jenkins, chitarrista che in quel momento ha un discreto successo, chiede di accompagnarlo mentre suona un pezzo di Little Richard in un locale. Quello è l’inizio di numerose collaborazioni. Viene invitato a prendere il posto di Willie Jones, come cantante nel gruppo Pat T. Cake and the Mighty Panthers.
Con il nuovo gruppo realizza un tour nel sud degli Stati Uniti grazie al Chitlin’ circuit, insieme di locali, contro la segregazione razziale, che promuovono la musica e le idee degli afroamericani. Si unisce agli Upsetters, l’originaria band di Little Richard e nel 1960 si trasferisce a Los Angeles per diffondere i suoi pezzi. Quando ritorna in Georgia è il 1961, l’anno in cui esce il singolo Shout Bamalama -una rivisitazione di Gramma Lamma- e Fat Girl. Inizia a cantare per i Pinetoppers, band originaria di Jenkins. Il gruppo diventa Otis and the Shooters e un anno dopo incide These Arms of Mine con la casa discografica Volt-Stax di Memphis.
Seguono delle vere e proprie hit come Mr. Pitiful e Try a Little Tenderness. Grande successo ha Respect, diventata una famosissima cover di Aretha Franklin. Il suo collaboratore per i testi delle sue future canzoni è Steve Copper la cui band supporta Otis nello studio di registrazione. Il culmine della notorietà viene raggiunto grazie a Tramp, canzone in cui duetta con Carla Thomas nel 1967, anno importante per Redding, unica voce soul e R&B a partecipare al Monterey Pop Festival, manifestazione della musica Rock.
La maledetta morte prematura di Otis Redding
È l’inizio di dicembre 1967. Otis Redding ha appena scritto Sittin’ on the Dock of the Bay insieme al collega Cropper, mentre i due si trovano su una barca a Sausalito. Il soul man di successo ha solo 26 anni, ma ha già una moglie, tre figli e milioni di fans. Il giorno 9 la band di Otis compare nello show Upbeat, mentre quello dopo si reca nel Wisconsin per suonare nel Factory nightclub.
L’aereo su cui volano i giovani musicisti per arrivare a Truax Field cade nel Lago Monona, lasciando come unico sopravvissuto il trombettista Ben Cauley. Zelma Atwood-Redding riferirà della telefonata di quella mattina in cui suo marito, quasi presagendo una catastrofe, le chiede di “fare la brava”. Quell’ 11 Dicembre 1967 Otis Redding lascia una voragine incolmabile nella musica di tutti i tempi.
Riconoscimenti postumi ad Otis Redding
La canzone che l’ha reso popolare, purtroppo post-mortem, è proprio Sittin on the Dock of the Bay, in cui paradossalmente e sorprendentemente cambia stile, conquistando la vetta della Billboard Hot 100. Stiamo parlando della colonna sonora di parecchi film, tra cui Top Gun, nonché della ventiseiesima canzone più bella della storia, secondo la rivista Rolling Stone. Nel 1994 viene inserito della Hall of Fame dei cantautori mentre sempre la Rolling Stone ha giudicato Otis Redding come l’ottavo più grande cantante di sempre.
Avevo poco +di 14anni quando ascoltai x