- Nome d'arte: Terence Hill
- Data di nascita: 29 marzo 1939 (mercoledì)
- Età: 85 anni
- Segno zodiacale: Ariete
- Professione: Attore, Produttore cinematografico, Regista
- Titolo di studio: Laurea in lettere e filosofia
- Luogo di nascita: Venezia
- Altezza: 183 cm
- Peso: 77 kg
- Account social: Instagram Facebook
- Sito Web: http://it.terencehill.com/index.php
La vita privata di Terence Hill
Terence Hill, nato a Venezia il 29 marzo 1939, è il nome d’arte di Mario Girotti, attore italo-tedesco, molto amato dal pubblico, di fama internazionale. È noto per la fortunata fiction “Don Matteo”, in onda su Rai Uno (dal 2000 ad oggi) e per i film comici, di cui è stato coprotagonista accanto all’attore ed amico Bud Spencer.
Da ragazzo, frequentò il liceo classico e successivamente si iscrisse alla facoltà di Lettere e Filosofia. Ha intrapreso inizialmente la carriera di attore interpretando piccoli ruoli, allo scopo di riuscire a pagarsi i suoi studi. Nel tempo, ha iniziato a collaborare al fianco di noti registi, del calibro di Francesco Maselli, Luchino Visconti, Gillo Pontecorvo etc., spaziando tra vari generi, in particolare commedia sentimentale e western.
Ha vissuto in America per circa 30 anni, per poi stabilirsi definitivamente in Italia, in particolare in Umbria, dove continuano le riprese di Don Matteo.
Le misure
Terence Hill presenta una discreta altezza, ovvero 1.83 m, per 75 kg di peso. Gli occhi cerulei ed i capelli biondo cenere completano il fascino giovanile e l’aspetto gradevole dell’attore.
Gli amori di Terence Hill
Sul set del film “Dio perdona… io no!”, Terence Hill incontrò la sua futura moglie, Lori Zwicklbauer, alla quale è tuttora legato. Si sposarono nel 1967 ed ebbero due figli, Ross e Jess, di cui il primo adottivo.
La morte improvvisa del figlio Ross
Nel 1990, Ross morì tragicamente in un incidente stradale a soli 16 anni. Tale evento fu un vero colpo per l’attore, che attraversò un periodo di depressione. Si ritirò dal cinema per dieci anni, per poi tornare di nuovo alla ribalta con la fiction di Don Matteo.
Nel 1987, Terence Hill aveva anche recitato accanto al figlio, nel film intitolato “Renegade – Un osso troppo duro” e precedentemente, nel 1983, nella sua rivisitazione di “Don Camillo”.
La carriera cinematografica
Terence Hill esordì al cinema giovanissimo, nel 1951, in un film di Dino Risi, intitolato “Vacanze col gangster”.
L’incontro fortunato con Bud Spencer (pseudonimo di Carlo Pedersoli) avvenne quasi per caso: Terence Hill fu chiamato a sostituire un altro attore che si era infortunato, Peter Martell. Anche nel film famosissimo “Lo chiamavano Trinità”, fu scelto in seguito al rifiuto di Franco Nero.
La coppia vincente divenne ben presto campione di incassi, girando insieme 18 film, tra i quali i celebri: “Lo chiamavano Trinità”, “…continuavano a chiamarlo Trinità”, “Io sto con gli ippopotami”, “Porgi l’altra guancia”, “Altrimenti ci arrabbiamo”.
Il genere denominato “spaghetti-western” lanciò il duo nel panorama internazionale. La loro fortunata collaborazione proseguì fino agli anni ’90. Intanto, Terence Hill, ha preso parte anche ad alcune produzioni hollywodiane, come “La bandera: marcia o muori” e “Mister Miliardo”.
Nel 1999 Bud Spencer e Terence Hill si guadagnarono i primi due posti della classifica pubblicata dalla rivista americana “TIME”, intitolata “Gli attori italiani più famosi del mondo”.
Gli ultimi progetti
Di recente, Terence Hill si è dedicato anche ad un’altra fiction di Rai Uno, intitolata “Un passo dal cielo“, all’interno della quale interpreta il ruolo di una guardia forestale. La fiction è andata in onda dal 2011 al 2015 ed ha ottenuto un discreto successo.
Inoltre, Terence Hill, è tornato al cinema con un nuovo film, nel quale è allo stesso tempo regista ed interprete. Il 19 aprile 2018 è stato infatti distribuito nelle sale cinematografiche italiane “Il mio nome è Thomas“, titolo che richiama un suo vecchio successo, “Il mio nome è Nessuno”. La trama è ricca di riferimenti alla vita e ai precedenti film di Terence Hill, quasi un “omaggio” alla carriera. Il film in questione è stato dedicato all’amico e coprotagonista di sempre Bud Spencer, in seguito alla sua scomparsa nel 2016.