- Nome d'arte: Claudio Villa
- Soprannome: Reuccio
- Data di nascita: 1 gennaio 1926 (venerdì)
- Data di morte: 7 febbraio 1987
- Età: 98 anni
- Segno zodiacale: Capricorno
- Professione: Attore, Cantante
- Luogo di nascita: Roma - Lazio - Italia
- Luogo di morte: Padova - Veneto - Italia
- Altezza: 165 cm
- Peso: 58 kg
La vita privata di Claudio Villa
Claudio Villa, all’anagrafe Claudio Pica, nacque a Roma il 1°Gennaio 1926, figlio unico di Pietro Pica e di Ulpia Urbani. A Trastevere Pietro faceva il vetturino e il venditore d’acqua mentre la “sora Ulpia” era casalinga, orlatrice e donna delle pulizie.
L’infanzia di Claudio Villa fu simile a quella di molti ragazzi di borgata in un periodo storico difficile specie per chi non era allineato al regime politico.
Interprete di primo piano della musica leggera italiana degli anni Cinquanta venne chiamato il Reuccio della canzone in virtù del timbro unico, della intensità e potenza della sua voce tenorile.
In questa via al civico 25 nacque il 1°Gennaio 1926 Claudio Villa che ha espresso con il canto l’anima romana.
recita la lapide posta in suo onore in via Lungara dove nacque.
Claudio Villa: la prima pop star italiana
A vent’anni Claudio Villa era già famoso e quale interprete di musica melodica contendeva il primato a Luciano Tajoli e a Alberto Rabagliati.
Presenziò personalmente alla fondazione di numerosi fan club nati in suo onore, i primi nella storia della musica leggera italiana. Allora si usava esprimere il “mi piace” per i propri beniamini su settimanali e riviste, come Sorrisi e Canzoni, trasformatosi in seguito in Sorrisi e Canzoni Tv.
Antagonisti dei cantanti melodici venivano considerati i cosiddetti urlatori, poi i rappresentanti della beat generation, orientata verso la musica anglosassone e americana. Villa si mantenne fedele alla canzone classica italiana e al repertorio che lo aveva condotto alla notorietà. Promosse la canzone partenopea con una serie di interpretazioni memorabili.
Fu grande innovatore della musica leggera italiana in quanto sostenne l’emancipazione dei cantanti rispetto al dominio dei direttori d’orchestra. Realizzò moltissime tournée negli Stati Uniti d’America, in Unione Sovietica, in Argentina, in Australia, in Cina e in Giappone, paese che considerò la sua seconda patria.
Interprete e uomo carismatico
In seguito ad una malattia polmonare contratta da adolescente dopo aver svolto lavori faticosi e a rischio, Claudio Villa cantò per lungo tempo utilizzando un solo polmone. Tipico il suo falsetto, usato per non affaticare i polmoni. In seguito ad una operazione riparatrice divenne un gigante della musica popolare. Iniziò a esibirsi con il repertorio di Carlo Buti di cui era grande estimatore e vinse il primo concorso con il brano Chitarratella.
Possedeva un carattere fiero e apparentemente altezzoso che lo portava spesso allo scontro diretto e provocatorio con chi lo contestava. Idolo delle folle che lo acclamavano con l’entusiasmo delle tifoserie sportive, venne invece osteggiato dalla critica e dall’établissement che lo ritenevano un personaggio scomodo.
Si dichiarò ateo e di sinistra sin dalla prima giovinezza, vicino alle persone di umili origini come lui. Una vita stupenda, la sua autobiografia edita da Mondadori nel 1987, ha il sapore di un romanzo d’appendice in cui lui, l’eroe buono, combatte per difendersi dalla cattiveria di persone che tentano di derubarlo, deriderlo, raggirarlo e tradirlo. Il libro reca la dedica allo scrittore Pierpaolo Pasolini, che aveva difeso il cantante in occasione di una delle solite diatribe con la stampa.
Pasolini scrisse
Mi piace il repertorio delle canzoni melodiche di Claudio Villa perché mi piace il pubblico che ama questo stile popolare e verace. Approvo che Villa scriva, musichi e interpreti le sue canzoni. Lui lo fa nel suo piccolo come Charlot ha fatto nel suo grande. In quanto agli atteggiamenti da bullo, la presunzione e gli atteggiamenti di sufficienza che gli si imputano…io trovo che nella sua qualità di cantante-attore e di personaggio dello spettacolo tali atteggiamenti gli si addicano, perché fanno, appunto, spettacolo.
Le misure di Claudio Villa
Claudio Villa, piccolo di statura e di corporatura: 155 cm per circa 60 kg di peso, da ciò il soprannome di reuccio, era audace e coraggioso.
Nel 1970, in piena contestazione, mostrò di non temere il confronto con i nuovi rivali canori, anche quando lo scontro si fece durissimo. I ventenni percepivano in lui, ormai quarantenne, “un passato da abbattere”, il matusa da eliminare dalle scene. In una trasmissione dell’epoca Villa intervista nientemeno che Adriano Celentano, nuova star emergente del firmamento canoro.
Adriano, sorridente e ironico: Io ho il difetto di fare le gare con quelli che… ritengo essere alla mia altezza.
Claudio, pacato e sicuro di sé: tu sei alto un metro e settantacinque, vero? …M’ispiri simpatia!
La morte improvvisa
Claudio Villa morì prematuramente a Padova il 7 Febbraio 1987. Colto da infarto nei primi giorni di Gennaio, fu prima ricoverato al Gemelli di Roma poi inviato a Padova per essere operato da una delle più quotate equipe mediche del tempo.
Nel corso dell’intervento in cui gli vennero installati quattro bypass coronarici, fu vittima di un secondo infarto, aggravato da una pancreatite acuta. Per sua volontà venne cremato e sepolto nel cimitero di San Sebastiano a Rocca di Papa, la cittadina in cui aveva scelto di risiedere. L’annuncio della morte prematura venne dato da Pippo Baudo in diretta durante il Festival di Sanremo. Claudio Villa chiese che sulla lapide venisse inciso il seguente epitaffio
Vita sei bella, morte fai schifo
Polemiche a trent’anni dalla morte
Il 7 Febbraio 2017, a trent’anni esatti dalla morte di Claudio Villa, ha avuto inizio il sessantasettesimo Festival di Sanremo, condotto e diretto da Carlo Conti con la collaborazione di Maria De Filippi. Un’edizione particolare in cui ricorreva anche il cinquantesimo anniversario della morte di Luigi Tenco, onorato con un’adeguata commemorazione.
Non altrettanto consona è stata la memoria riservata al cantante romano, secondo i fan di Claudio Villa, che si sono risentiti con accese polemiche su giornali e social.
Gli amori di Claudio Villa
Claudio Villa si sposò nel 1952 con Miranda Bonasea, attrice e doppiatrice cinematografica dalla quale ebbe il figlio Mauro Pica (1953). Il matrimonio si concluse nel 1962.
Negli anni sessanta Villa ebbe una relazione con la cantante romana Noemi Garofalo, dalla quale nacquero Claudio (1962) e Manuela (1966), riconosciuti figli naturali del cantante dalla Corte di Cassazione di Roma nel 2004. Cantante e attrice, Manuela Garofalo Pica, si esibisce con il nome d’arte Manuela Villa.
Il 18 Luglio 1975 il quarantanovenne Claudio Villa sposò in Campidoglio la diciassettenne Patrizia Baldi, dalla quale ebbe Andrea Celeste Pica (1980) e Aurora Pica (1981).
Pare che Claudio Villa abbia altri figli naturali, tra cui uno in Russia, nato, presumibilmente, nel 1960.
Difficili e controversi i rapporti tra gli eredi di Claudio Villa, che continuano ad aumentare di numero grazie anche alla nascita dei nipotini Jacopo e Leonardo.
La carriera di Claudio Villa
Claudio Villa nel corso della sua carriera ha registrato oltre tremila brani musicali, ha venduto circa cinquanta milioni di dischi e ha interpretato, come attore e cantante, numerosissimi musicarelli e molte trasmissioni televisive. Il suo primo 78 giri è un vintage del 1947.
Si è aggiudicato per ben quattro volte il Festival di Sanremo. Nel 1955 ha vinto con la canzone Buongiorno tristezza, cantata in coppia con Tullio Pane. In coppia con Nunzio Gallo ha vinto la kermesse del 1957 cantando Corde della mia chitarra. Risale al 1962 la terza vittoria sanremese: insieme a Domenico Modugno ha interpretato Addio…Addio. Ha vinto per la quarta volta nel 1967, cantando con Iva Zanicchi il brano Non pensare a me.
Al Festival di Barcellona si affermò nell’anno 1959 con un dei pezzi più famosi del suo repertorio: Binario.
Partecipò a numerose edizioni di Canzonissima, la gara canora abbinata alla Lotteria Italia, in cui si aggiudicò la vittoria nel 1964 con ‘O sole mio, e nel 1966 cantando Granada.
Diede voce all’anima romana con gli album Stornelli & Pasquinate e Gabriella Ferri & Claudio Villa – Stornelli romaneschi a dispetto.
Claudio Villa ha interpretato il Re Luigi XIII nel musical televisivo I tre moschettieri, liberamente tratto dall’omonimo libro di Alexandre Dumas dal Quartetto Cetra e andato in onda nel 1964 sul Primo canale Rai per la Biblioteca di Studio Uno. Nelle parodie di brani famosi, come Grazie dei fiori e Marina, il reuccio ha duettato con una sua pari, la regina della canzone melodica italiana Nilla Pizzi.
Grande persona, ugole d’oro.
Grande persona, grande cantante.
trasformava tutto quello che cantava e toccava in oro nel suo stile era unico al mondo dopo di lui il buio totale,
Cantante straordinario , la natura l’ha dotato di una voce straordinaria i suoi acuti erano erano di un’estensione quasi impossibile. Con le stornellate poi trasmetteva allegria e gioia e quel tocco di pizzico dato sulle corde della chitarra porta al settimo cielo . Abbiamo avuto in italia tantissimi cantanti con voce eccezionali, ma Claudio Villa è stato un fenomeno incredibile perché aveva la voce potente e cristallina ma nello stesso tempo melodica e negli acuti aveva un timbro dolcissimo così come era capace di cambiare quando cantava le bellissime stornellate dando alla voce un timbro allegro e spensierato. Peccato che non c’è più ci restano i suoi capolavori musicali che faranno onore sempre alla nostra Roma e a tutta l’Italia.