- Nome d'arte: Jean-Claude Van Damme
- Soprannome: The Muscles from Brussels
- Data di nascita: 18 ottobre 1960 (martedì)
- Età: 64 anni
- Segno zodiacale: Bilancia
- Professione: Attore, Regista
- Luogo di nascita: Berchem-Sainte-Agathe
- Altezza: 177 cm
- Peso: 78 kg
- Account social: Instagram Facebook Twitter
- Sito Web: https://www.jcvdworld.com
La vita privata di Jean-Claude Van Damme
Jean-Claude nasce a Berchem-Sainte-Agathe in Belgio il 18 ottobre 1960 con il nome di Jean-Claude Camille François Van Varenberg. I genitori, Eliana e Eugène Van Varenberg, possedevano un negozio di fiori. Jean-Claude ha anche una sorella, Veronique, che vive tuttora in Belgio dove gestisce un salone di bellezza.
Da piccolo era piuttosto gracile, portava gli occhiali e, secondo il padre, era troppo nerd. Decide quindi di iscriverlo, all’età di 10 anni, a una scuola di Karate Shotokan. Da subito Jean-Claude di appassiona alle arti marziali e dopo aver ottenuto la cintura nera, si dedica anche a Kickboxing, Taekwon-Do e Muay Thai. Su consiglio del suo maestro, pratica anche per 5 anni danza classica e sollevamento pesi. Raggiunta la maggiore età apre la sua palestra, la California Fitness Center.
Dopo aver ricoperto un piccolo ruolo in un film francese, decide di vendere la palestra e trasferirsi a Los Angeles dove per mantenersi svolge ogni genere di lavoro: autista, muratore, pizzaiolo, buttafuori. Il suo primo ruolo importante lo ricopre nel 1988 in “Senza esclusione di colpi”. Fino alla fine degli anni ’90, Jean-Claude cavalca l’onda del successo, dirigendo lui stesso un film, “La prova”.
La vita di Van Damme è segnata da cinque matrimoni, dei quali due con la stessa donna, e dalla nascita di tre figli. Tra i suoi amici spiccano nomi importanti come Silvester Stallone e Chuck Norris.
Jean-Claude è dichiaratamente vegetariano ed è stato anche testimonial per una campagna contro le pellicce che suscitò molto scalpore in patria.
Ha avuto diversi problemi con la legge: molestie, aggressioni, tossicodipendenza e alcolismo. Ha inoltre dichiarato di essere affetto da disturbo bipolare.
Dal 2015 vive ad Hong Kong con la moglie Gladys Portugues e tutta la famiglia e continua a fare l’attore.
Le misure di Jean-Claude Van Damme
Jean-Claude Van Damme da piccolo era piuttosto minuto. Fu la passione per le arti marziali che lo aiutò a scolpire il suo corpo arrivando a ottenere discreti successi a livello agonistico.
Jean-Claude Van Damme e la legge
I problemi di Jean-Claude con la legge iniziano nel 1992 quando venne accusato di violenza carnale da una ragazza. Nel 1993 a portarlo in tribunale fu invece uno stunt-man che durante una scena d’azione del fil Cyborg perse un occhio. L’attore fu condannato a pagare un risarcimento.
Ebbe anche problemi di tossicodipendenza e per questo intraprese un percorso di disintossicazione che però durò una sola settimana. Nel 2000 venne condannato per guida in stato di ebrezza.
Tatuaggi e significati
Jean-Claude Van Damme non ha tatuaggi.
Gli amori di Jean-Claude Van Damme
Jean-Claude Van Damme si è sposato cinque volte.
Il primo matrimonio fu con Maria Rodriguez e durò dal 1980 al 1984, anno in cui decise di trasferirsi a Los Angeles.
L’anno successivo, nel 1985, si sposò con Cynthia Derderian, conosciuta nel negozio di tappeti del padre di lei. Il matrimonio durò un solo anno. Si separarono nel 1986.
Nel 1987 si sposò con la body builder Gladys Portugues che quando scoprì la sua relazione extra coniugale con Darcy LaPier nel 1992 chiese il divorzio. Dal matrimonio nacquero due figli Kristopher (1987) e Bianca (1990).
È proprio Darcy LaPier la sua quarta moglie, con cui rimase sposato dal ’94 al ’97 e dal cui matrimonio nel 1995 nacque Nicholas.
Dal 1999 è sposato con la sua terza moglie, Gladys.
La carriera di Jean-Claude Van Damme
Dopo aver ricoperto alcuni ruoli marginali, Jean-Claude Van Damme conquista le sale con il film Senza esclusione di colpi. Da questo momento una serie di successi con film quali Cyborg e L’ultimo guerriero. È con Timecop però che conquista il grande schermo.
È curioso come i sequel dei suoi più grandi successi non lo abbiano visto come protagonista, fatta eccezione per Universal Soldier.
Nel 1996 realizza il suo sogno di regista con il film La prova.