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Mietta

La vita privata di Mietta

Mietta, nome d’arte di Daniela Miglietta, nasce a Taranto il 12 Novembre 1969. Ha un fratello, Valerio, cantante e leader della band pop rock tarantina Amper.

Daniela diventa maggiorenne a Milano, dove si trasferisce per debuttare in uno sceneggiato radiofonico. La capitale lombarda è ben diversa dalla sua città natale… senza i genitori a controllarla, la giovane Mietta esce spesso, torna tardi, frequenta discoteche, bar e caffè, sempre in compagnia degli amici. Una “vida loca”, all’insegna del divertimento.

È proprio a Milano che Mietta conosce il cantautore Biagio Antonacci con cui nasce una duratura e solida amicizia sfociata poi anche in collaborazione professionale.

Il suo sogno? Cantare con Vasco Rossi.

Le misure di Mietta

L’interprete femminile di Vattene Amore è alta 174 cm. Sguardo sexy e fisico giunonico, Mietta incarna i canoni della bellezza italica.

Gli amori di Mietta

Negli anni Novanta Mietta ha una lunga storia d’amore con l’attore e modello Brando Giorgi, volto noto delle fiction Vivere e Centovetrine.

È mamma di Francesco Ian (2010), nato dalla relazione con il chitarrista Davide Tagliapietra, figlio di Aldo, cantante de Le Orme. La famiglia vive a Milano. Mietta ha confidato al settimanale Chi:

In ebraico Ian significa “dono del Signore” e per entrambi nostro figlio era questo. Sono orgogliosa di lui, di com’è. Da me, ha preso l’amore per la musica. È un rockettaro”.

La carriera di Mietta

Il nome d’arte, contrazione del suo cognome, le fu imposto dal produttore che la scoprì, Claudio Mattone. Così ricorda lei:

«Io gli dissi che non mi piaceva per niente, mi sembrava una cosa piccola, un cioccolatino. Ma lui fu inflessibile, così da quel momento mi sono dovuta abituare». 

Dotata di una voce potente, calda e profonda, Mietta debutta nel mondo dello spettacolo come attrice radiofonica nello sceneggiato RAI Nasce una stella (1987).

L’anno successivo partecipa al Festival di Sanremo con il brano Sognoscritto da Claudio Mattone.

La successiva partecipazione sanremese è con il brano Canzoni (1989) che le vale la vittoria nella categoria Giovani, il Disco di Platino e il plauso della critica.

L’anno dopo Mietta sale sul palco dell’Ariston con Vattene amore cantata in coppia con Amedeo Minghi. Il brano entra nell’immaginario popolare grazie alle espressioni “trottolino amoroso” e “dudù dadadà”, contenuti nel ritornello. La canzone si aggiudica il terzo posto al Festival di Sanremo, ottiene ben dieci dischi di platino, vende oltre 350.000 copie e diventa un tormentone per un’intera generazione di italiani. Il successo del brano vale a Mietta un Telegatto per la canzone e uno come interprete femminile dell’anno.

In questo giorno……. la musica mi ricarica!!!

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Nello stesso anno esce l’album Volano le pagine contenente brani scritti per lei da Mariella Nava, Mango e Biagio Antonacci.

In Lasciamoci respirare (1992) duetta con Francesco Nuti e ottiene un buon successo con i singoli Gente Comune e Acqua di Mare.

Altri successi: Figli di chi (1993) scritto da Nek e cantato con i Ragazzi di via Meda, le hit radiofoniche Fuori da te (1994) e Angeli noi (1998), cover di We all need Love di Dominique Troiano.

Da Canzoni (1990) a Due soli… (2011) Mietta ha pubblicato 10 album in studio e totalizzato ben 8 partecipazioni al Festival di Sanremo.

Cinema e TV

Come attrice prende parte al videoclip di Zucchero Menta e rosmarino (1996), alle fiction La piovra 8 (1997), L’ispettore Giusti (1999), Donne di mafia (2001), Stato di ebbrezza (2018) di Luca Biglioni.

In televisione partecipa come concorrente a Music Farm (2005) Tale e Quale Show (2012), I migliori anni (2013) e come giudice ai talent Star Academy (2011) e Sanremo Young (2018).

La cantante tarantina ha inoltre prestato la sua voce a Esmeralda, nella versione italiana del film di Walt Disney Il Gobbo di Notre Dame.

Mietta scrittrice

Nel 2011 Mietta inizia uno nuovo percorso: si cimenta come scrittrice con il romanzo L’albero delle giuggiole a cui è seguito, nel 2016, Tra l’acqua e l’olio.

Ha fatto anche da editrice al libro Come l’ortica dell’insegnante Cristiana Romano, sui disturbi di apprendimento come la dislessia.

Written by Fab

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