- Data di nascita: 23 dicembre 1945 (domenica)
- Data di morte: 1 marzo 2005
- Età: 78 anni
- Segno zodiacale: Capricorno
- Professione: Conduttore Televisivo, Giornalista
- Luogo di nascita: Castiglion Fiorentino
- Luogo di morte: Roma
La vita privata di Alberto Castagna
Alberto Castagna è nato a Castiglion Fiorentino il 23 dicembre del 1945 e morto a Roma il 1° marzo del 2005, a 59 anni, per un’emorragia interna. La scomparsa di questo grande giornalista e conduttore televisivo è stata data in diretta nazionale da Paolo Bonolis durante in Festival di Sanremo e l’edizione in corso di Stranamore condotta da Castagna è stata sospesa.
I problemi di salute
La carriera di Alberto ha avuto un rallentamento nel 1998, anno in cui è stato vittima di un doppio aneurisma all’aorta, che lo ha portato a interventi chirurgici e a una lunga degenza in ospedale, fino al marzo del 1999. Successivamente, ha continuato a sottoporsi a dialisi e ad attendere un trapianto di reni.
Tatuaggi e significati
Il conduttore non ha nessun tatuaggio sul corpo.
Gli amori di Alberto Castagna
Nel 1994 ha sposato la dermatologa Maria Concetta (Pucci) Romano, dalla quale nel 1992 aveva avuto una figlia, Carolina. Il matrimonio è terminato nel 1995, a causa di una relazione di lui con l’attrice Francesca Rettondini. Dopo i suoi problemi di salute, Alberto si è riavvicinato alla moglie e successivamente è tornato con la Rettondini.
La carriera di Alberto Castagna
La carriera di Castagna è iniziata come giornalista, a Il Piccolo e al Settimanale. Nel 1982 è entrato a RAI2, lavorando per TG, Serata d’onore, Mattina 2 e I fatti vostri.
Successivamente passa a Fininvest, lavorando per Sara vero?, Bellissima, Stranamore -programma che ha ottenuto un grandissimo successo- Complotto di famiglia, Cuori e denari e Casa Castagna.
Nel 2001, dopo i problemi di salute, è tornato in tv, conducendo Stranamore e Cosa non farei.
Ha recitato in Anni 90 – Parte II e La villa dei misteri, ha vinto nel 1993 il Telegatto come personaggio maschile dell’anno e nel 1999 ha pubblicato il libro La mano sul cuore, dove ha parlato della sua lotta contro la morte.