Bebe Vio biografia
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Beatrice Vio

La vita privata di Beatrice Vio

Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio, conosciuta al pubblico come Bebe Vio, è un’atleta italiana, campionessa paralimpica e mondiale di scherma. Nasce a Venezia il 4 marzo 1997 e si dimostra da subito una ragazza forte, vivace e determinata a tal punto da candidarsi ed essere eletta, a soli nove anni, al consiglio comunale dei ragazzi di Mogliano Veneto.

Nel comune veneto vive con la mamma Teresa, il papà Ruggero e i due fratelli, Nicolò e Maria Sole, fino al 2017, quando decide di trasferirsi da sola a Roma per studiare Scienze della comunicazione all’Università statunitense John Cabot. Fanno parte della sua famiglia anche due cani: dal 2014 un cocker di nome Taxi al quale, nel 2016, si è aggiunto Cracker, un golden retriever.

È molto riservata a proposito della sua vita amorosa, che ha sempre preferito tenere lontano dai riflettori. In compenso, molti dei suoi amici più stretti sono volti noti: un’amicizia speciale la lega al cantante Lorenzo Cherubini (in arte Jovanotti), nel 2017 era tra gli invitati del party esclusivo per il trentesimo compleanno di Chiara Ferragni, e il suo profilo Instagram pullula di foto insieme all’amico vlogger Iconize.

Nel febbraio 2018 prende la patente e può mettersi alla guida della sua nuovissima Toyota C-HR.

Considera la sua vita come divisa in due tempi: il primo è cominciato il giorno della sua nascita e terminato nel 2008, anno in cui è colpita da una grave malattia che le porta via gambe e braccia.

La malattia

Il 20 novembre 2008, all’età di 11 anni, si ammala di un’acuta forma di meningite fulminante e viene ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Padova. L’infezione è estesa ed i medici sono costretti ad amputarle gambe e avambracci. Bebe resta in ospedale più di cento giorni, passando da un reparto all’altro.

Dopo essere stata dimessa dall’ospedale arriva il periodo più buio, durante il quale lei stessa ammette di aver pensato al suicidio. Ma Beatrice si fa forte del sostegno della sua famiglia e riprende a camminare grazie alla riabilitazione presso il centro protesi Inail di Budrio. La sua determinazione è tale che, in sole nove settimane, riesce, contro ogni aspettativa, ad ottenere quello che nessuno può toglierle: le vacanze estive nel suo luogo del cuore, l’Isola d’Elba.

La meningite lascia sul suo viso cicatrici profonde che però lei oggi esibisce fiera:

“Sono stata in televisione e mi hanno messo così tanto fondotinta in faccia che non si vedevano più le cicatrici. A me le mie cicatrici piacciono, fanno parte di me. Io il fondotinta lo uso per coprire i brufoli, mica le cicatrici. Non riesco a immaginarmi senza cicatrici e nemmeno a fare scherma con le gambe”

Le misure di Beatrice Vio

Bebe Vio è alta 1,55 metri e pesa 40 chili.

La carriera sportiva di Beatrice Vio

Bebe si avvicina alla scherma ad appena 5 anni e la abbandona solo per un breve periodo successivo alla malattia, nel quale si dedica all’equitazione. Ma il richiamo della scherma la riporta in pedana ed è nel 2010 a Bologna che disputa la sua prima gara ufficiale. Da quel giorno colleziona successi nella sua specialità, che è il fioretto: conquista il più alto gradino del podio agli Europei paralimpici del 2014 e ai Mondiali dell’anno successivo. Nel 2016 partecipa alle Paralimpiadi di Rio aggiudicandosi la medaglia d’oro ed è ancora una volta campionessa ai Mondiali del 2017.

È la prima schermitrice disabile al mondo a gareggiare con quattro protesi artificiali.
Nello 2018 conquista, con Loredana Trigilia e Andreea Mogos, la medaglia d’oro agli Eurpoei.

Bebe Vio: oltre la scherma c’è di più

Insieme ai suoi genitori ha dato vita ad art4sport ONLUS, associazione che supporta a livello pratico/organizzativo ed economico le famiglie di bambini protesizzati, permettendogli di divertirsi quotidianamente attraverso l’attività sportiva. I Vio, infatti, credono fortemente che questo funzioni come terapia fisica e psicologica per i portatori di protesi d’arto.

Dopo il successo di Rio, Bebe è chiamata a fare da testimonial per innumerevoli campagne di comunicazione. La fotografa Anne Geddes, ad esempio, ha scelto Bebe per la sua campagna di sensibilizzazione Win For Meningitis. Questa mira a sottolineare l’importanza delle vaccinazioni contro la meningite. I bebè, soggetti tipici di Anne Geddes, questa volta sono ritratti in braccio agli atleti di tutto il mondo, i cui corpi hanno dovuto subire le conseguenze della meningite.

Ad ottobre 2016 Beatrice fa parte della delegazione italiana alla cena di Stato alla Casa Bianca, evento che fece parlare di lei nei giorni seguenti per il celebre selfie con l’allora presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.

Nel 2017 sbarca in Rai con un programma televisivo tutto suo: La vita è una figata, composto da sei episodi nei quali accoglie e intervista in casa propria personaggi pubblici e non.

La giovane atleta è autrice di tre libri, rispettivamente In guardia! Diario di una ragazza che non sa cosa vuol dire arrendersi (2011), Mi hanno regalato un sogno (2015), Se sembra impossibile allora si può fare (2017).

Nel 2018 diventa fumetto: Beatrice Vio approda a Topolinia nelle vesti della papera Bebe Pio, personaggio tutto dedicato a lei.

Written by Francesca

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