- Soprannome: Faber
- Data di nascita: 18 febbraio 1940 (domenica)
- Data di morte: 11 gennaio 1999
- Età: 84 anni
- Segno zodiacale: Acquario
- Professione: Cantante
- Luogo di nascita: Genova
- Luogo di morte: Milano
- Altezza: 175 cm
- Peso: 75 kg
- Sito Web: http://www.fabriziodeandre.it/
La vita privata di Fabrizio De André
La famiglia di Fabrizio De André (Genova, 18 Febbraio 1940 – Milano, 11 Gennaio 1999) è di origine piemontese e di estrazione alto-borghese.
Il padre Giuseppe (1912-1985) è stato avvocato, Vicensidaco di Genova e dirigente Eridania.
La madre Luigia Amerio (1911-1995) appartiene a una famiglia dell’imprenditoria vitivinicola.
Il fratello maggiore Mauro (1936-1989) è stato avvocato e consulente del gruppo Ferruzzi.
Fabrizio De André passa l’infanzia da sfollato nella campagna astigiana e nel dopoguerra a Genova frequenta la scuola dei Gesuiti. È allievo turbolento, si interessa di anarchia, musica e poesia.
In questi anni stringe amicizia con Paolo Villaggio, che gli dà il soprannome di Faber in omaggio ai pastelli da lui tanto amati, e con Luigi Tenco, cui dedicherà la canzone Preghiera in gennaio.
Appassionato di cavalli e vini, forte bevitore e accanito fumatore, Fabrizio De André muore a 59 anni per un carcinoma polmonare. Il funerale si tiene nella Basilica di Santa Maria Assunta, a Genova, e vede la partecipazione di una folla immensa e silente.
Gli amori di Fabrizio De André
Fabrizio De André si è sposato per la prima volta nel 1962 con la rampolla Enrica Rignon, detta Puny. Una donna affascinante, raffinata e appassionata di jazz. Nello stesso anno nasce il figlio Cristiano. Nel 1975 arriva il divorzio, da poco legale in Italia.
Nel 1989 a Tempio Pausania sposa il grande amore della sua vita, sua compagna fino alla morte: Dori Ghezzi, conosciuta nel 1974. Ricorda lei:
Ci eravamo già visti e guardati e ancora per caso ci ritrovammo in casa di amici: c’erano Mina, Ornella Vanoni, Gino Bramieri, Fabrizio e io. Mina disse a Fabrizio: “Perché, tu che scrivi canzoni solo per te stesso, e noi te le rubiamo, per una volta non dedichi una canzone a una di noi?”. E Fabrizio rispose: “Se mai dovessi scrivere per una donna, scriverei per Dori…”. In quel momento mi sentii arrossire.
La coppia ha avuto una figlia, Luisa Vittoria (1977), detta Luvi.
Fabrizio De André e il sequestro in Sardegna
Nell’Agosto del 1979, mentre si trova nella sua azienda agricola in Sardegna, Fabrizio De André e Dori Ghezzi vengono rapiti dall’anonima sequestri sarda. Vengono liberati dopo quattro mesi al pagamento di un riscatto di oltre 500 milioni. All’esperienza il cantautore ha dedicato il brano Hotel Supramonte e la ricorda così:
I veri sequestrati sono proprio loro perché noi adesso ne siamo venuti fuori, mentre credo che loro, i rapitori intendo, non potranno farlo mai.
La carriera di Fabrizio De André
Cantautore di spicco della cosiddetta “scuola genovese”, Fabrizio De André ha sempre professato una sorta di venerazione nei confronti di George Brassens, cantautore francese che non ha mai voluto conoscere di persona “per non restare deluso”.
Il suo primo successo da autore è La canzone di Marinella cantata da Mina (1965). Tre anni dopo pubblica l’album Fabrizio De André vol. I da cui Bocca di rosa, Via del Campo, Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers.
La consacrazione giunge con Tutti morimmo a stento (1969) e Fabrizio De André vol. II che conquista il primo posto delle classifiche di vendita trascinato da brani divenuti classici della canzone italiana: La guerra di Piero, Il testamento, La ballata dell’eroe, Il gorilla.
Non al denaro né all’amore né al cielo è ispirato all’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters e vanta la collaborazione di Giuseppe Bentivoglio, Nicola Piovani e Fernanda Pivano.
Seguono Storia di un impiegato. Sulla strada del rinnovamento e del confronto (1973), Canzoni, Volume VIII (1975).
Nel 1975 il cantautore genovese vince la paura di esibirsi dal vivo e tiene uno storico concerto nel leggendario locale La Bussola di Sergio Bernardini. Seguono un trionfale tour con la Premiata Forneria Marconi e due album dal vivo.
Creuza de ma (1984) è l’album in genovese prodotto da Mauro Pagani divenuto pietra miliare di ciò che sarà definito world music. Seguono Le nuvole e l’album-testamento, Anime Salve.
Fabrizio De André, cantautore, musicista e poeta, è personaggio tra i più rilevanti della cultura contemporanea italiana: a lui sono stati dedicati album, concerti, progetti-tributo, documentari, libri e un biopic su RaiUno, Fabrizio De André Principe Libero, con protagonista Luca Marinelli.
La Fondazione De André, presieduta da Dori Ghezzi, ne gestisce l’eredità artistica.
Grande fabrizio