- Nome d'arte: Sylvester Stallone
- Soprannome: Sly
- Data di nascita: 6 luglio 1946 (sabato)
- Età: 78 anni
- Segno zodiacale: Cancro
- Professione: Attore, Produttore, Regista
- Titolo di studio: Bachelor of Fine Arts
- Luogo di nascita: New York - USA
- Altezza: 177 cm
- Peso: 81 kg
- Account social: Instagram Facebook Twitter
- Sito Web: https://sylvesterstallone.com
La vita privata di Sylvester Stallone
Lui è Sylvester Stallone, o più semplicemente Sly, alias Rocky, alias Rambo, uno dei protagonisti, se non il campione assoluto del cinema d’azione contemporaneo.
Nato Sylvester Gardenzio Stallone a New York il 6 Luglio 1946, sotto il segno del Cancro, l’attore, sceneggiatore, regista, produttore cinematografico, scrittore e pittore, Sylvester Stallone è uno degli uomini più famosi del Pianeta.
A confermarlo sono i numeri, le cifre d’incasso dei suoi film, i suoi record da Guinnes dei Primati in ogni settore in cui si sia cimentato, il suo essere “Mensano”, cioè membro del Mensa, ovvero un individuo che rientra nel 2% della popolazione mondiale con il più alto Q.I.
Non solo muscoli ma anche una buona dose di caparbietà e di forza di volontà per Sylvester, venuto al mondo in un istituto di carità di Hell’s Kitchen, il quartiere di Manhattan sede dei teatri di Broadway e dell’Actors Studio.
Suo padre è un barbiere italiano di seconda generazione, di nome Frank Stallone e sua madre l’astrologa Jacqueline Labofish, di origini multietniche. Ha un fratello minore, Frank Jr.
La caparbietà che viene da un’infanzia difficile
Ferito dalla natura sin dalla nascita a causa della rescissione del nervo facciale dovuta all’uso del forcipe durante il parto che gli causa una leggera paresi del lato sinistro del volto, Sylvester Stallone sviluppa un carattere particolarmente volitivo e la fissazione per avere un fisico perfetto, nonostante tutto e tutti.
Durante l’adolescenza, inoltre, soffre di rachitismo e, come tutti coloro che si sentono ingiustamente colpiti dalla sorte, ha bisogno di trovare una via di riscatto dalla situazione di palese svantaggio.
La trova nello sport che diviene la sua ragione di vita. In Svizzera, presso l’American College, ottiene una borsa di studio per meriti sportivi.
S’iscrive così alla facoltà di arte drammatica presso l’University of Miami in Florida mantenendosi svolgendo umili mestieri. Non arriva alla laurea. Raggiungerà il Bachelor of Fine Arts nel 1999 per meriti artistici.
Le misure di Sylvester Stallone
Facile stabilire l’altezza di Sylvester Stallone. Equivale a cm.177. Il peso, invece, stimabile normalmente intorno agli 84 kg., varia spesso in quanto legato alla corporatura dei personaggi da interpretare.
Sylvester è un atleta fortemente motivato che riesce a perdere peso e ad acquisirlo in breve tempo.
Il peso record minimo pari a 70 kg. lo ha raggiunto per recitare nei film Victory del 1981, in italiano Fuga per la vittoria, diretto da John Huston con la partecipazione straordinaria del calciatore Pelé, nonché per il suo Rocky III, sceneggiato, diretto, e interpretato nel 1982.
La palestra da sempre sua amica diviene la seconda casa dell’attore. Che così debba essere lo comprende a trent’anni in occasione del primo film della saga Rocky.
Dovendo tirare la slitta sulla neve si sentì male. Ricorse all’aiuto del culturista e powerlifter Franco Columbu che gli insegnò le tecniche per restare sempre in forma perfetta.
Sylvester Stallone: Rocky e Rambo
Rocky Balboa
Rocky e Rambo sono i personaggi che hanno reso celebre, anzi immortale, Sylvester Stallone.
Il primo deriva da uno script dello stesso Sly, un racconto ispirato alla vicenda accaduta nel 1975. Chuck Wepner, pugile sconosciuto, dovette combattere con il campione del mondo in carica Muhammad Ali.
Un’impresa quasi impossibile. Eppure lo sconosciuto mise in difficoltà il grande Ali, finito addirittura al tappeto alla nona ripresa. Mister Wepner cedette ovviamente per K.O. alla quindicesima. Sylvester era tra gli spettatori dell’incontro.
Wepner viene ricordato come il “Vero Rocky”, avendo ispirato al futuro attore/regista il personaggio di Rocky Balboa, grazie al quale nel 2011 Stallone è entrato a far parte della International Boxing Hall of Fame senza essere un vero pugile.
La saga cinematografica dedicata al pugilato inizia con Rocky nel 1976. Continua con: Rocky II (1979), Rocky III (1982), Rocky IV (1985), Rocky V (1990), Rocky Balboa (2006), Creed – Nato per combattere (2015), Creed II (2018).
John Rambo
Per il personaggio di John James Rambo, Sylvester Stallone si è ispirato ai reduci di guerra statunitensi. Dopo aver combattuto per la patria in Vietnam, tornati nella loro terra si trovano costretti a fronteggiare soprusi e ingiustizie.
Come Rocky, anche Rambo ha dato origine ad una saga comprendente quattro film: Rambo (1982) diretto da Ted Kotcheff, Rambo 2 – La vendetta (1985) di George Pan Cosmatos, Rambo III (1988) di Peter MacDonald e John Rambo, diretto da Sylvester Stallone.
Tatuaggi e significati
Tardi rispetto agli esordi, Sylvester Stallone è ricorso all’uso dei tatuaggi, facendo ricoprire di disegni le spalle, parte del petto e delle braccia, a nascondere le cicatrici riportate nei severissimi allenamenti a cui si sottopone. Infatti per avere un corpo muscoloso e scolpito come il suo sono necessarie ore di palestra e dieta ferrea.
Il divo ha confermato alle autorità statunitensi che hanno indagato su di lui per possesso di ingenti quantità di anabolizzanti di dover far uso di queste sostanze per esigenze di lavoro, dato che i personaggi dei film da lui interpretati sono indiscutibilmente “action man”, preparati financo in arti marziali.
I tattoo cimelio sono stati messi in bella mostra per la prima volta in occasione del film I mercenari – The Expendables (2010), di cui Stallone risulta scrittore, direttore, regista e interprete a fianco di mostri sacri quali Bruce Willis, Mickey Rourke, Arnold Schwarzenegger, Jason Statham, Dolph Lundgren e Jet Li.
Gli amori di Sylvester Stallone
Sly intraprende la carriera cinematografica nel 1974 e nello stesso anno sposa l’attrice Sasha Czack da cui ha avuto i due sfortunati figli maschi: Sage Stallone nato nel 1976, morto prematuramente nel 2012 dopo una breve carriera di regista e di attore, e Seargeoh Stallone, soprannominato “Seth”, autistico. Il secondogenito è il bambino che compare in Rocky II come figlio neonato del pugile e di sua moglie Adriana, interpretata dall’attrice Talia Shire.
Il matrimonio termina con il divorzio nel 1985. Dopo una breve relazione con Susan Anton, Sylvester Stallone incontra l’attrice di origini danesi Brigitte Nielsen, negli Usa per pubblicizzare il film Yado. La coppia si sposa nel 1985 e divorzia nel 1987.
Il secondo matrimonio dell’attore sarà con la modella Jennifer Flavin, sposata con rito civile a Londra nel 1997 e con rito religioso a Oxford. Da lei Stallone ha avuto Sophia Rose (1996), Sistine Rose (1998) e Scarlet Rose (2002).
Numerosi anche i flirt attribuiti a Sylvester con donne bellissime e famose dello spettacolo tra cui le supermodelle Naomi Campbell, Janice Dickinson e Angie Everhart.
La carriera di Sylvester Stallone
La portentosa carriera di Sylvester Stallone come attore è costellata di successi. Debutta come regista con Taverna Paradiso nel 1979. Si tratta di un adattamento tratto dal romanzo omonimo scritto dallo stesso Sly.
Meritano di essere ricordati alcuni film in cui l’artista ha tentato di interpretare personaggi diversi dai consueti.
Ad esempio, nel poliziesco Cop Land, diretto da James Mangold, Stallone è Freddy Heflin, sceriffo di un distretto di New York, persona debole e poco considerata. Per entrare nel personaggio l’attore ingrassa di circa 18 kg abbuffandosi di ciambelle.
La sua recitazione mantenuta sotto tono, volutamente incolore e dimessa, risulta, a giudizio della critica, una delle più riuscite.
Tuttavia gli incassi non raggiungono risultati soddisfacenti e Stallone torna ai ruoli tipici nella saga I mercenari – The Expendables.
I mercenari 2 del 2012, il cui cast risulta arricchito con Arnold Schwarzenegger e Chuck Norris e il sequel I mercenari 3 con Mel Gibson e Harrison Ford hanno fatto incetta d’incassi e richiamano Sylvester Stallone al suo ruolo primario: l’eroe.