Mike Bongiorno biografia
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Mike Bongiorno

La vita privata di Mike Bongiorno

Michael Nicholas Salvatore Bongiorno è il vero nome di Mike Bongiorno, uno dei più importanti conduttori della radio e della televisione italiane.

In competizione, o forse meglio in collaborazione, con i grandi presentatori Corrado, Raimondo Vianello e Enzo Tortora, contribuì a costruire artisticamente la Rai e le Reti Mediaset.

Di nazionalità italoamericana, Mike Bongiorno nacque a New York il 26 Maggio 1924, da Philip Bongiorno (1890-1971) e da Enrica Carello (1894-1991).

Mike Bongiorno è deceduto a Monte Carlo nel Principato di Monaco l’8 Settembre 2009.

Infanzia e prima giovinezza

La famiglia paterna di Mike Bongiorno ebbe origine nel Comune siciliano di Mezzojuso in provincia di Palermo, da dove emigrò il nonno Michelangelo. A New York, il padre Philip divenne un illustre avvocato, fu presidente dell’associazione Sons of Italy e candidato a sindaco della metropoli, in concorrenza con Fiorello La Guardia. Enrica Carello, sua moglie, apparteneva alla borghesia torinese, ultima di dodici figli del proprietario di una fabbrica produttrice di fanali per auto.

Durante la crisi economica del 1929 i coniugi Bongiorno si separarono e il piccolo Mickey, così lo chiamavano affettuosamente i familiari, andò a vivere a Torino con sua mamma in casa degli zii, Giuseppina Carello, sorella di Enrica, e Nicolò Oneto.

La guerra

In Italia, purtroppo, Mike conobbe l’orrore della seconda guerra mondiale. Costretto a interrompere gli studi dopo il conseguimento della maturità classica presso il Liceo D’Azeglio e ad abbandonare Torino, si rifugiò in montagna e si unì ai partigiani. Utilizzato come staffetta tra l’Italia e la Svizzera per la sua ottima conoscenza della lingua inglese, Mike attraversava le Alpi innevate con informazioni importanti per gli Alleati.

Scherzosamente diremo che si esercitava nello sci, lo sport che lo appassionò per tutta la vita.

La delazione e la prigionia

Arrestato dai tedeschi a causa di un delatore, Mike nell’Aprile del 1944 venne catturato dalla Gestapo a Craveggia in Val d’Ossola e rischiò la fuciliazione. A salvargli la vita fu il passaporto americano. Imprigionato nelle carceri di San Vittore di Milano, conobbe Indro Montanelli. Venne poi trasferito in vari campi di concentramento finché nel Febbraio del 1946 fu liberato grazie a uno scambio di prigionieri di guerra tra Germania e Stati Uniti d’America.

Il 26 Maggio 2004, su iniziativa del Presidente della Repubblica, Mike Bongiorno è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Lo spiacevole evento del 25 Gennaio 2011

Mike Bongiorno morì a causa di un infarto mentre si trovava in vacanza con la moglie Daniela nell’Hotel Metropole del Principato di Monaco. Tanta era la popolarità raggiunta dal conduttore televisivo, insignito tra l’altro della Laurea Honoris Causa in televisione, cinema e produzione multimediale dall’Università IULM di Milano, che il Consiglio dei ministri decretò il funerale di Stato. Alla cerimonia avvenuta in piazza Duomo a Milano il 12 Settembre 2009, presenziarono circa diecimila persone.

Il 25 Gennaio 2011 ignoti trafugarono la salma del conduttore dal Cimitero di Dagnente presso cui era stata tumulata. Inutili le ricerche sino all’8 Dicembre dello stesso anno quando il feretro venne ritrovato intatto sulle sponde del fontanile Saretta presso la chiesetta di Santa Maria al Lazzaretto nel Comune di Vittone (MI).

La famiglia procedette allora alla cremazione del defunto presso il Cimitero Monumentale di Torino.

Le misure di Mike Bongiorno

Mike Bongiorno era alto 175 cm e pesava 74 kg.

Gli amori di Mike Bongiorno

Mike Bongiorno, nel 1948, a New York sposò la cantante lirica Rosalia Maresca. Il matrimonio venne dichiarato nullo nel 1952, dato che la donna non desiderava avere figli.

Dal 1956 al 1961 il conduttore ebbe una difficile relazione con la soubrette Flora Lillo, nota con lo pseudonimo di Flo Silver. Agli anni Sessanta risale anche il flirt con la presentatrice televisiva Vanna Brosio.

Nel 1968, Mike, a Parigi, si unì in matrimonio con la giornalista Annarita Torsello. Anche questa relazione ebbe esiti negativi e si concluse nel 1970.

Arriva il vero amore

Mike è ormai considerato lo scapolo d’oro della televisione quando finalmente arriva il vero amore che si chiama Daniela Zuccoli, classe 1950, sposata a Londra nel 1970 che gli regala tre figli maschi: Michele Pietro Filippo (1972), Nicolò (1976) e Leonardo (1989), il piccolo di casa, Leolino come amava chiamarlo il papà nel corso delle trasmissioni televisive, figlio di cui era orgoglioso perché nato molti anni dopo i suoi fratelli. Leolino gli è stato vicino negli anni della vecchiaia e con lui ha condiviso la passione per lo sport e il tifo per la Juventus.

Le partite le guardavamo in salotto, io sul divano, lui nella sua poltrona, con i Telegatti dietro di noi che facevano il tifo. Nessuno poteva alzarsi

Mike, nel corso della sua professione, ha vinto ben 25 Telegatti d’oro che teneva nel suo studio ben allineati dietro alla sua scrivania.

Con il figlio Nicolò Bongiorno, il poeta di famiglia, lo definiva suo padre, Mike ha firmato l’autobiografia La versione di Mike (2007).

Michele Bongiorno, il figlio maggiore, ha invece ricordato spesso il grande impegno lavorativo del padre che lo teneva lontano da casa.

Avere un padre come Mike Bongiorno è un’eredità ingombrante. Lui non ci ha mai aiutato nel lavoro, per quella sua vecchia impostazione americana secondo cui bisogna farsi da soli. Non mi dava neanche consigli specifici, tranne delle indicazioni basilari. Quella appunto che la tv è un mezzo che si rivolge al grande pubblico, quindi non bisogna fare gli intellettuali con la puzza sotto il naso. I programmi devono essere divulgativi e mai di nicchia, non solo per l’audience, ma proprio per rispetto a un pubblico vasto e variegato

Tutti i membri della famiglia lavorano per l’azienda di famiglia, la Bongiorno Production che Mike ha fondato con sua moglie Daniela, diventata la dirigente.

La carriera di Mike Bongiorno

Mike Bongiorno cominciò giovanissimo a scrivere per il giornale La Stampa, nelle pagine sportive.

A scuola dai compagni ero considerato lo sciocco della valle. Mi mettevano in mezzo, me ne facevano di tutti i colori. Per sentirmi importante mi assumevo le colpe dei loro guai. Ero una vittima predestinata. Mi salvò Cavallero che mi prese come galoppino per La Stampa per 200 lire al mese

Finita la guerra, Mike Bongiorno tornò a New York e lavorò come radiocronista. Rientrò in Italia nel 1952, come inviato della stazione radiofonica newyorchese per realizzare documentari sulla ricostruzione. Esordì in radio con Lelio Luttazzi nel il programma a quiz Il motivo in maschera (1955-1956).

Il Re dei quiz

Mike Bongiorno raggiunse la notorietà con Lascia o raddoppia? (1956-1959), l’antesignano dei programmi a quiz, che il conduttore realizzò imitando trasmissioni analoghe in onda all’estero, soprattutto negli USA, di cui era fanatico ammiratore e che studiò con perseveranza durante tutta la sua carriera.

Divenne il re dei quiz conducendo sull’unico canale Rai, Campanile sera, un programma d’intrattenimento serale basato sullo “scontro sportivo-culturale” tra Paesi del nord e Paesi del sud Italia, andato in onda dal 1960 al 1962. Collaboratori di Mike furono Renato Tagliani, Enza Sampò, Enzo Tortora.

Il quiz che Mike Bongiorno amò più degli altri fu Rischiatutto trasmesso dal 5 Febbraio 1970 al 25 Maggio 1974. Valletta storica della trasmissione, Sabina Ciuffini.

Il Re della pubblicità

A Mike Bongiorno si deve la realizzazione della televisione commerciale in collaborazione con Silvio Berlusconi. Mike abbandonò le Reti nazionali per realizzare la sua aspirazione di una televisione moderna sul trend di quella americana.

Flash (1980-1982) fu l’ultima trasmissione in Rai. Dal 1982 su Canale 5 partì Superflash, a cui seguirono Pentatlon (1985-1987), Parole d’oro (1987), Telemike (1987-1992), La ruota della Fortuna (1989-2003), Genius (2003-2005). Mike Bongiorno fu Vicepresidente di Fininvest e Presidente di Canale 5. Memorabili anche gli sketch con Fiorello.

Mike ha presentato 11 edizioni del Festival di Sanremo, solo una meno di Pippo Baudo. Il primo, nel 1967, con Renata Mauro e l’ultimo, nel 1997, con Piero Chiambretti e Valeria Marini.

Mister Allegria

Il conduttore era solito aprire le sue trasmissioni alzando le braccia in alto e salutando il pubblico al grido: Allegria! Famoso anche per le sue gaffes, fu oggetto di imitazioni e di aspre critiche.

Non ho mai rinnegato la mia mediocrità. Me ne sono sempre fatto vanto perché per me la mediocrità è uno stato di grazia. Tutti pensano, Eco in primis, che io sia un ignorante. Vi sbagliate: mediocrità non è necessariamente sinonimo di ignoranza, piuttosto è parola che ben si sposa con umiltà e modestia. Con ciò non voglio dire di essere un mediocre “eccellente”

Grande riconoscimento a Mike Bongiorno nel 2006 da parte del presidente dell’Accademia della Crusca:

Mike, lei ha insegnato l’italiano agli italiani. La sua scelta stilistica, piacesse o no a noi professori, era quel che ci voleva per diffondere la nostra lingua.

 

Written by Fab

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